Da Infoaut
In 1000 al corteo di anarchici e squatter contro sgomberi e repressione, manifestazione torinese che costituisce una delle prime risposte, dopo la resistenza allo sgombero de L'Ostile, alla morsa contro gli spazi occupati della città ordita dall'amministrazione di Sergio Chiamparino, indotta dai nervosismi e dalle pulsioni della destra fascista e leghista. Mobilitazione partita alle 14 a Porta Susa, contro la quale, fin dal suo inizio, è stata riversato uno schieramento incredibile di forze dell'ordine, tra polizia carabinieri guardia di finanza polizia municipale e agenti in borghese, il tutto agli ordine del rinomato questore vicario Spartaco Mortola.
Il concentramento si è mosso da Porta Susa verso le 15, per andare a fare la sua prima sosta in piazza Statuto, punto dal quale si è dato vita al corteo aperto dallo striscione "State agitati", seguito da tanti altri. Riproduzione del grattacielo (in cantiere a Torino) in testa: il volto sanguinante di Berlusconi ("Miracolo a Milan!"), la faccia della Bresso ("Gratta e vinci! Te lo do io il grattacielo!"), l'ironia contro Numa e Ghiglia ("Una faccia una razza Facce e razza di merda"). Lungo il percorso hanno trovato spazio dentro il corteo interventi cori e scritte sui muri contro il sindaco torinese Sergio Chiamparino e le forze dell'ordine, il prezzolato giornalista Massimo Numa e gli sgomberi, il defunto magistrato Maurizio Laudi e la repressione, i Centri d'identificazione ed espulsione e il ministro Roberto Maroni. Ricordati i tanti ragazzi morti per mano della polizia o nelle carceri: da Sole e Baleno a Carlo Giuliani, da Stefano Cucchi a Gabriele Sandri e Federico Aldrovaldi.
All'altezza del Lungo Dora il corteo ha deviato per via Emilia. All'incrocio con corso Vercelli provocazione della polizia: uno schieramento della polizia si è spostato, passando in mezzo alla manifestazione e venendo subissato di insulti, fischi e oggetti. Durante il corteo, oltre alle scritte murali, oscurate le telecamere di sicurezza e del traffico, sanzionati diversi parcometri della Gtt ed un tram fuori servizio abbandonato da anni, rotta la vetrina di un'agenzia di lavoro interinale.
Il corteo di anarchici e squatter è andato a concludersi in corso San Maurizio, all'angolo con via Rossini, dove sorgeva il Fenix, casa occupata sgomberata dall'amministrazione nella turbina di pulizia per le Olimpiadi del 2005.
Il concentramento si è mosso da Porta Susa verso le 15, per andare a fare la sua prima sosta in piazza Statuto, punto dal quale si è dato vita al corteo aperto dallo striscione "State agitati", seguito da tanti altri. Riproduzione del grattacielo (in cantiere a Torino) in testa: il volto sanguinante di Berlusconi ("Miracolo a Milan!"), la faccia della Bresso ("Gratta e vinci! Te lo do io il grattacielo!"), l'ironia contro Numa e Ghiglia ("Una faccia una razza Facce e razza di merda"). Lungo il percorso hanno trovato spazio dentro il corteo interventi cori e scritte sui muri contro il sindaco torinese Sergio Chiamparino e le forze dell'ordine, il prezzolato giornalista Massimo Numa e gli sgomberi, il defunto magistrato Maurizio Laudi e la repressione, i Centri d'identificazione ed espulsione e il ministro Roberto Maroni. Ricordati i tanti ragazzi morti per mano della polizia o nelle carceri: da Sole e Baleno a Carlo Giuliani, da Stefano Cucchi a Gabriele Sandri e Federico Aldrovaldi.
All'altezza del Lungo Dora il corteo ha deviato per via Emilia. All'incrocio con corso Vercelli provocazione della polizia: uno schieramento della polizia si è spostato, passando in mezzo alla manifestazione e venendo subissato di insulti, fischi e oggetti. Durante il corteo, oltre alle scritte murali, oscurate le telecamere di sicurezza e del traffico, sanzionati diversi parcometri della Gtt ed un tram fuori servizio abbandonato da anni, rotta la vetrina di un'agenzia di lavoro interinale.
Il corteo di anarchici e squatter è andato a concludersi in corso San Maurizio, all'angolo con via Rossini, dove sorgeva il Fenix, casa occupata sgomberata dall'amministrazione nella turbina di pulizia per le Olimpiadi del 2005.
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