Da Infoaut
Scontri ad Atene durante lo sciopero contro Papandreu
I lavoratori greci hanno oggi paralizzato il paese con uno sciopero generale contro il piano di austerità del governo socialista di George Papandreou che riduce i salari, aumenta le tasse e minaccia le pensioni.
Mentre una missione congiunta Ue-Fmi ha cominciato a verificare se non occorrano "ulteriori tagli" alla spesa pubblica per far fronte alla crisi e Standard & Poor’s avverte che c’è la possibilità di un altro «taglio del rating nel giro di un mese», decine di migliaia di manifestanti hanno invaso Atene, Salonicco e le altre città al grido di «Non vogliamo pagare noi per questa crisi».
Lo sciopero di oggi ha fermato aerei, treni, navi, scuole, uffici, banche, ospedali, tribunali e provocato un black out informativo. La Borsa e molti negozi sono rimasti aperti e gli autobus urbani solo parzialmente coinvolti per consentire ai manifestanti di raggiungere i posti di raduno, ma le marce hanno fatto il resto.
Forti gli scontri tra le componenti più giovani e la polizia: i manifestanti hanno colpito banche e supermarket e poi attaccato a colpi di pietre gli agenti che sono intervenuti con i gas lacrimogeni.
I lavoratori greci hanno oggi paralizzato il paese con uno sciopero generale contro il piano di austerità del governo socialista di George Papandreou che riduce i salari, aumenta le tasse e minaccia le pensioni.
Mentre una missione congiunta Ue-Fmi ha cominciato a verificare se non occorrano "ulteriori tagli" alla spesa pubblica per far fronte alla crisi e Standard & Poor’s avverte che c’è la possibilità di un altro «taglio del rating nel giro di un mese», decine di migliaia di manifestanti hanno invaso Atene, Salonicco e le altre città al grido di «Non vogliamo pagare noi per questa crisi».
Lo sciopero di oggi ha fermato aerei, treni, navi, scuole, uffici, banche, ospedali, tribunali e provocato un black out informativo. La Borsa e molti negozi sono rimasti aperti e gli autobus urbani solo parzialmente coinvolti per consentire ai manifestanti di raggiungere i posti di raduno, ma le marce hanno fatto il resto.
Forti gli scontri tra le componenti più giovani e la polizia: i manifestanti hanno colpito banche e supermarket e poi attaccato a colpi di pietre gli agenti che sono intervenuti con i gas lacrimogeni.
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