Solo grazie al picchetto anti-sfratto organizzato dagli inquilini dell’AS.I.A.-RdB e dagli attivisti di Bologna Prende Casa è stato impedito l’esecuzione di uno sfratto per morosità ai danni di una famiglia monoreddito composta da padre madre e figlio minore in via Tagliamento.
E’ stato ottenuto un rinvio di un mese, tempo che dovrà essere più che sufficiente perché vengano individuate delle soluzioni e perché ogni istituzione, dall’Amministrazione Comunale alla Prefettura si assumano le loro responsabilità, passando dalle parole ai fatti. Parole che hanno visto il riconoscimento dell’emergenza sfratti da parte dell’Assessore alla Casa e la dichiarata disponibilità della Prefettura a trattare il problema.
Come Associazione Inquilini e Assegnatari chiediamo che vengano convocati urgentemente dei tavoli fra le parti sociali per risolvere concretamente l’emergenza abitativa. Gli effetti della crisi sono visibili anche sul territorio bolognese con l’aumento della cassa integrazione e della disoccupazione, che hanno conseguenze immediate sul problema abitativo. Lo scontro tra diritto alla casa e rendita si manifesta con sempre più violenza a scapito dei diritti delle fasce popolari. I lavoratori, gli inquilini sono nel giusto e possono ottenere dei risultati quando difendono la propria esistenza con forme di lotta organizzate.
Uscire dall’emergenza abitativa vuol dire affitto calcolato in base al reddito, ovvero incremento dell’edilizia residenziale pubblica. L’ assegnazione di una casa popolare non deve essere più considerato un lontano miraggio, ma deve diventare un diritto.
AS.I.A.-RdB
Via Monterumici 36/10 Bologna
e-mail: info@bologna.asia.rdbcub.it
E’ stato ottenuto un rinvio di un mese, tempo che dovrà essere più che sufficiente perché vengano individuate delle soluzioni e perché ogni istituzione, dall’Amministrazione Comunale alla Prefettura si assumano le loro responsabilità, passando dalle parole ai fatti. Parole che hanno visto il riconoscimento dell’emergenza sfratti da parte dell’Assessore alla Casa e la dichiarata disponibilità della Prefettura a trattare il problema.
Come Associazione Inquilini e Assegnatari chiediamo che vengano convocati urgentemente dei tavoli fra le parti sociali per risolvere concretamente l’emergenza abitativa. Gli effetti della crisi sono visibili anche sul territorio bolognese con l’aumento della cassa integrazione e della disoccupazione, che hanno conseguenze immediate sul problema abitativo. Lo scontro tra diritto alla casa e rendita si manifesta con sempre più violenza a scapito dei diritti delle fasce popolari. I lavoratori, gli inquilini sono nel giusto e possono ottenere dei risultati quando difendono la propria esistenza con forme di lotta organizzate.
Uscire dall’emergenza abitativa vuol dire affitto calcolato in base al reddito, ovvero incremento dell’edilizia residenziale pubblica. L’ assegnazione di una casa popolare non deve essere più considerato un lontano miraggio, ma deve diventare un diritto.
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