Da Infoaut
Nepal, assedio degli uffici governativi
Nella capitale nepalese, Kathmandu, migliaia di manifestanti maoisti, arrivati da ogni parte del Nepal, hanno circondato gli uffici governativi per protestare contro il presidente Ram Baran Yadav. A guidarli è il leader del partito maoista nepalese ed ex primo ministro, Prachanda. Il governo ha schierato centinaia di uomini in tenuta anti-sommossa in difesa del palazzo.
La mobilitazione di quest'oggi si inserisce in un percorso di contestazione iniziato da tempo, solo l'altro giorno altre migliaia di manifestanti han bloccato la principale strada di accesso alla capitale Kathmandu. I maoisti hanno invece rinunciato a bloccare l'aereoporto internazionale, come preannunciato in un primo tempo.
Ma la tensione nel paese è evidente: il partito maoista, emerso come prima forza politica dalle prime elezioni democratiche del Nepal, l'anno scorso, dopo la guerriglia che ha portato all'abbattimento della monarchia, chiedono le dimissioni del governo di minoranza e accusano il presidente Ram Baran Yadav di aver agito incostituzionalmente, nel maggio scorso, quando ha reinsediato il capo dell'esercito che il premier Prachanda aveva destituito, obbligando il leader maoista a dimettersi. Appelli a un governo di unità nazionali sono finora caduti nel vuoto. Lunedì scorso il leader maoista ha ammonito che se le proteste non sortiranno effetto il suo partito sarà costretto a creare un «contro-governo» parallelo.
giovedì 12 novembre 2009
[Nepal 12 /11] Manifestazione antigovernativa organizzata dal Partito Comunista Maoista - scontri tra manifestanti e polizia
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