Da contropiano.org
Cagliari . 30.000 in piazza per lo sciopero generale in Sardegna. Operai dell'Alcoa applauditi dalle finestre
Sono almeno 30 mila per gli organizzatori (20 mila per la Questura) i partecipanti alla manifestazione unitaria a Cagliari per lo sciopero generale teso a denunciare la crisi devastante del tessuto economico e produttivo della Sardegna. In testa al corteo, ci sono le fasce tricolori dei sindaci e quelle azzurre dei presidenti delle Province, uno striscione con lo slogan "lavoro, sviluppo, autogoverno: dalla crisi alle opportunità". Nelle prime file i lavoratori dell'Alcoa, applauditi da il resto del corteo e dalle molte persone affacciate alle finestre. All' Alcoa di Portovesme, anche ieri la tensione era alle stelle e i dirigenti aziendali sono stati allontanati dai lavoratori appena rientrati da Roma. Presenti anche le altre aziende in stato di crisi di tutte le aree industriali dell'isola. I lavoratori delle maggiori aree di crisi sono quelli Portovesme (Sulcis-Iglesiente), Ottana (Centro Sardegna) e Porto Torres (Sassari). Non è solo però il comparto industriale, con chimica e servizi, a essere in crisi. E' lunga infatti la lista delle aziende in crisi - i sindacati ne contano almeno 600 con circa 12 mila addetti che usufruiscono degli ammortizzatori sociali - ci sono tutti i distretti industriali, dalla metallurgia alla chimica di Ottana, per le quali vi sarebbe qualche spiraglio, a quella di Porto Torres, con gli operai ancora in cima alla Torre aragonese in attesa di risposte. Non mancano anche le vertenze degli altri territori e di altre attività produttive: il settore manifatturiero, quello lapideo, l'agroalimentare e l'edilizia. In piazza anche i problemi del pubblico impiego, in primis la scuola, e dei precari di oggi e di domani.Il corteo, dopo aver attraversato il centro cittadino, si è concluso in piazza Yenne, con gli interventi dei leader sindacali.
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