Video della manifestazione di Napoli (Rossocontroinfo)
Da Contropiano.org
Comunicato rete 1 Marzo Napoli
Napoli. Diecimila in piazza per la giornata di sciopero con gli immigrati
Rete per il primo marzo a Napoli
Almeno diecimila persone tra migranti e autoctoni hanno preso parte oggi al lungo corteo che partiva da piaza Garibaldi per andare al Plebiscito, aperto dallo striscione "nessuno/a è illegale"!! Una partecipazione straordinaria con migliaia di immigrati, soprattutto africani ed asiatici (bengalesi, pakistani..) che non sono andati a lavorare per partecipare alla giornata del primo marzo e rivendicare finalmente rispetto e diritti, contro la legislazione discriminatoria, la precarietà e la propaganda anti-immigrati. Per dire no alla guerra tra poveri in nome di un futuro in comune. Per ribellarsi a pogrom come quello di Rosarno, ma anche contro il "razzismo istituzionale" che dopo rosarno ha portato a intensificare la criminalizzazione e i rastrellamenti di lavoratori immigrati perfino su pullman (come a Licola, a Pescopagano ecc) e treni (quelli della circumvesuviana). E contro gli episodi di razzismo odioso e strisciante: basta pensare ai pullmans della ctp (trasporto locale) che non si fermano quando vedono solo immigrati... Un gruppo di attivisti ha filmato per due giorni questi continui episodi e stamani ha occupato per protesta la sede della ctp prima del corteo portando i video.
Ma in piazza erano tantissimi anche gli italiani, stanchi del clima razzista e della propaganda xenofoba che impera nel nostro paese. Studenti di scuole e università che hanno realizzato lezioni in piazza (perfino un "gioco dell'oca" adattato all'esperienza reale degli immigrati con la burocrazia italiana) prima di immettersi nel corteo. Movimenti di precari e senza lavoro, le associazioni antirazziste, i gruppi dei corsi di italiano, sindacati, centri sociali...
La rete promotrice aveva inviato un documento già una settimana fà con le rivendicazioni nazionali di questa giornata (la sanatoria vera, l'abolizione delle leggi razziste, il permesso di soggiorno per chi denuncia il lavoro nero...) e una serie di richieste anche locali, per mettere finalmente mano alla cronica mancanza di forme di accoglienza che nelle scorse settimane hanno portato allo sgombero di un palazzo di famiglie immigrate a Sant'Antimo e vede molte altre situazioni di disagio aspettare ancora risposte concrete e solidali (da Ponticelli a Pianura). Per fermare infine i rastrellamenti indiscriminati e il clima di paura che si sta creando. Si era chiesto un incontro con il Prefetto Pansa, il Comune di Napoli ed Il Questore, per avere degli impegni concreti da proporre alle tantissime persone convenute.
Eppure fino ad ora l'incontro non c'è stato. Dopo aver ricevuto ampie garanzie, una delegazione totalmente composta di immigrati di varie comunità e territori è salita in Prefettura avendo la cattiva sorpresa di non incontrare il Prefetto, che sarebbe andato via "per un impegno", ma un funzionario. I migranti hanno deciso quindi di scendere e di aspettare sotto la prefettura (insieme a un nutrito presidio) che il Prefetto ritorni e incontri la delegazione. "Sarebbe una grave mancanza di sensibilità - sostiene Hamad della rete promotrice - perchè tutte queste persone e una giornata di mobilitazione nazionale meritano la presenza e gli impegni diretti del rappresentante del governo. Forse le Istituzioni non hanno ben capito l'importanza di questa giornata nella percezione di tantissimi immigrati. Oggi vogliamo capire se oltre che lavoratori dobbiamo sentirci anche cittadini o veniamo considerati ospiti magari indispensabili ma un pò indesiderati...! Chiediamo a tutti di esprimersi su questo. Noi intanto aspetteremo sotto la Prefettura..."
"Ma da oggi - aggiunge Mamadou della comunità senegalese - qualcosa è cambiato! Che qualcuno lo voglia o no.. Da oggi abbiamo deciso che non resteremo in silenzio a subire l'ingiustizia"
Napoli. Diecimila in piazza per la giornata di sciopero con gli immigrati
Rete per il primo marzo a Napoli
Almeno diecimila persone tra migranti e autoctoni hanno preso parte oggi al lungo corteo che partiva da piaza Garibaldi per andare al Plebiscito, aperto dallo striscione "nessuno/a è illegale"!! Una partecipazione straordinaria con migliaia di immigrati, soprattutto africani ed asiatici (bengalesi, pakistani..) che non sono andati a lavorare per partecipare alla giornata del primo marzo e rivendicare finalmente rispetto e diritti, contro la legislazione discriminatoria, la precarietà e la propaganda anti-immigrati. Per dire no alla guerra tra poveri in nome di un futuro in comune. Per ribellarsi a pogrom come quello di Rosarno, ma anche contro il "razzismo istituzionale" che dopo rosarno ha portato a intensificare la criminalizzazione e i rastrellamenti di lavoratori immigrati perfino su pullman (come a Licola, a Pescopagano ecc) e treni (quelli della circumvesuviana). E contro gli episodi di razzismo odioso e strisciante: basta pensare ai pullmans della ctp (trasporto locale) che non si fermano quando vedono solo immigrati... Un gruppo di attivisti ha filmato per due giorni questi continui episodi e stamani ha occupato per protesta la sede della ctp prima del corteo portando i video.
Ma in piazza erano tantissimi anche gli italiani, stanchi del clima razzista e della propaganda xenofoba che impera nel nostro paese. Studenti di scuole e università che hanno realizzato lezioni in piazza (perfino un "gioco dell'oca" adattato all'esperienza reale degli immigrati con la burocrazia italiana) prima di immettersi nel corteo. Movimenti di precari e senza lavoro, le associazioni antirazziste, i gruppi dei corsi di italiano, sindacati, centri sociali...
La rete promotrice aveva inviato un documento già una settimana fà con le rivendicazioni nazionali di questa giornata (la sanatoria vera, l'abolizione delle leggi razziste, il permesso di soggiorno per chi denuncia il lavoro nero...) e una serie di richieste anche locali, per mettere finalmente mano alla cronica mancanza di forme di accoglienza che nelle scorse settimane hanno portato allo sgombero di un palazzo di famiglie immigrate a Sant'Antimo e vede molte altre situazioni di disagio aspettare ancora risposte concrete e solidali (da Ponticelli a Pianura). Per fermare infine i rastrellamenti indiscriminati e il clima di paura che si sta creando. Si era chiesto un incontro con il Prefetto Pansa, il Comune di Napoli ed Il Questore, per avere degli impegni concreti da proporre alle tantissime persone convenute.
Eppure fino ad ora l'incontro non c'è stato. Dopo aver ricevuto ampie garanzie, una delegazione totalmente composta di immigrati di varie comunità e territori è salita in Prefettura avendo la cattiva sorpresa di non incontrare il Prefetto, che sarebbe andato via "per un impegno", ma un funzionario. I migranti hanno deciso quindi di scendere e di aspettare sotto la prefettura (insieme a un nutrito presidio) che il Prefetto ritorni e incontri la delegazione. "Sarebbe una grave mancanza di sensibilità - sostiene Hamad della rete promotrice - perchè tutte queste persone e una giornata di mobilitazione nazionale meritano la presenza e gli impegni diretti del rappresentante del governo. Forse le Istituzioni non hanno ben capito l'importanza di questa giornata nella percezione di tantissimi immigrati. Oggi vogliamo capire se oltre che lavoratori dobbiamo sentirci anche cittadini o veniamo considerati ospiti magari indispensabili ma un pò indesiderati...! Chiediamo a tutti di esprimersi su questo. Noi intanto aspetteremo sotto la Prefettura..."
"Ma da oggi - aggiunge Mamadou della comunità senegalese - qualcosa è cambiato! Che qualcuno lo voglia o no.. Da oggi abbiamo deciso che non resteremo in silenzio a subire l'ingiustizia"
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