Gli istituti finanziari internazionali – gli stessi che hanno inondato il mondo con fondi spazzatura determinando la più grave crisi economica mai conosciuta, che sono stati salvati dal fallimento con l’aiuto generosissimo dei governi occidentali a spese dei contribuenti – hanno determinato il collasso della Grecia.
Ora a pagare saranno i soliti di sempre: lavoratori pubblici a cui vengono tagliate indennità e tolte 13^ e 14^, pensionati a cui vengono congelate le pensioni, dipendenti privati che si vedono togliere il 15% dei propri salari e poi aumento dell’età pensionabile a 67 anni, privatizzazione dei servizi pubblici, aumenti dell’IVA, blocco delle assunzioni, liberalizzazioni del mercato del lavoro e precarietà e licenziamenti a dismisura.
La Grecia dovrà restituire complessivamente 110 miliardi di euro, il cui peso ricadrà tutto sulle spalle dei lavoratori e dei ceti popolari, e già la speculazione ha messo nel mirino Portogallo, Spagna, Irlanda e la stessa Italia non se la passa troppo bene..
Contro le misure predisposte dal Governo ‘socialista’ nelle scorse settimane sono scesi in piazza e hanno scioperato milioni di lavoratori, un altro sciopero di due giorni, 4 e 5 maggio, sta già paralizzando il paese.
Sosteniamo la resistenza dei lavoratori, dei giovani, dei pensionati greci a cui un sistema economico basato sulla speculazione e sul profitto sta togliendo il futuroType rest of the post here
venerdì 7 maggio 2010
SCONTRI IN GRECIA E ASSALTO AL PARLAMENTO
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