mercoledì 11 novembre 2009

Alfa di Arese: 232 tecnici in lotta contro il trasferimento in massa a Torino

Servizio di Silvia Tagliabue da CUB Video

La FIAT chiude di fatto Arese e Formigoni fa finta di nulla.
Servizio di Silvia Tagliabue.
C'era una folta delegazione di lavoratori cassaintegrati dell'Alfa di Arese al presidio organizzato dall'FlmUniti-CUB davanti alla sede di Regione Lombardia. La Fiat ha infatti aperto la procedura per trasferire gli enti tecnici a Torino e chiudere così definitivamente una storica realtà industriale e occupazionale di Milano e della Lombardia. La FlmUniti CUB chiede alla Regione di assumere una buona volta un ruolo propositivo di fronte alla crisi: va avviato un intervento per sostenere il reddito dei lavoratori in cassa integrazione e mobilità, ma soprattutto vanno costruite solide prospettive di occupazione, a cominciare dall'Alfa di Arese.
Questa prcedura di trasferimento in massa di tutti i lavoratori rimasti ad Arese svela infatti la vera politica industriale di Marchionne, che dichiara di non voler chiudere fabbriche in Italia, ma di fatto procede al loro svuotamento. Formigoni e la sua Giunta hanno pesanti colpe nella vicenda Alfa, perchè in cinque anni hanno fatto solo promesse.
Con l'accordo del 2004, si costruì un ambizioso progetto per Arese attraverso tre interventi: la salvaguardia dell'Alfa Romeo, il polo della mobilità sostenibile col quale si prospettavano 1000 posti di lavoro di cui 400 nuovi entro 36 mesi, l'insediamento di imprese e centri di ricerca, l'area della logistica per rioccupare 550 lavoratori allora in Cigs. A sostegno del polo della mobilità sostenibile la Regione prometteva investimenti per 358 milioni di euro ai quali si dovevano aggiungere 107 milioni di euro previsti dalla legge finanziaria destinati a Sviluppo Italia per l'acquisto delle aree e aiuto alle imprese.
Di tutto questo non è stato fatto nulla. Addirittura un terzo dei 107 milioni di euro di Sviluppo Italia è stato utilizzato per i Forestali della Calabria, il resto mai speso. Del progetto restano solo le foto di Formigoni accanto al distributore di idrogeno, portato lì esclusivamente per lo scopo.
Formigoni deve passare alle azioni concrete: la Regione deve impedire alla Fiat il trasferimento degli enti tecnici a Torino, il licenziamento di fatto di altri 232 lavoratori e la cancellazione dell'Alfa a Milano.

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