giovedì 11 febbraio 2010

[Roma 10/2/10]Pesanti cariche contro i manifestanti che chiedevano casa e lavoro. Feriti e fermi


Da Contropiano
Roma . Pesanti cariche contro i manifestanti che chiedevano casa e lavoro. Feriti e fermi
Di nuovo, nella Capitale, una protesta repressa a suon di manganellate e botte. Oggi pomeriggio, intorno alle 18, alcune centinaia di manifestanti che stavano protestando in occasione di un vertice tra governo, enti locali e parti sociali in corso all’interno della Prefettura di Roma in Piazza Santi Apostoli, sono stati presi di mira dai poliziotti in assetto antisommossa che non hanno gradito l’avvicinamento al loro consistente e fitto cordone di alcuni attivisti. Senza che vi fosse nessuna giustificazione – nessun lancio di oggetti o atteggiamento violento – i celerini si sono scatenati contro alcune centinaia di manifestanti picchiati anche quando la manifestazione si è dispersa nelle viuzze adiacenti alla Piazza nel centro di Roma. Le cariche, riferisce Paolo Divetta dei Blocchi Precari Metropolitani, sono scattate quando i manifestanti hanno tentato di avanzare fino al centro della strada che separa piazza Santi Apostoli da palazzo Valentini, sede della Prefettura. "La cosa grave - racconta Divetta - è che ci hanno inseguito fino al fondo della piazza e tra noi c'erano anche anziani e mamme con il passeggino". Secondo diverse testimonianze i poliziotti hanno inseguito i manifestanti anche dentro i bar e ristoranti della zona.

Alcuni testimoni hanno raccontato, ai microfoni di Radio Città Aperta, di alcuni manifestanti picchiati a terra dagli agenti dopo che erano caduti a causa dei sanpietrini resi scivolosi dalla pioggia. Dopo la prima violenta carica la maggior parte dei manifestanti sono tornati in Piazza Santi Apostoli cercando di mantenere il presidio, ma sono stati di nuovo spintonati dai Celerini che hanno anche operato il fermo di un certo numero di attivisti. Si segnalano numerosi feriti e contusi, alcuni dei quali si sono rivolti ai Pronto Soccorso per essere medicati. Sul posto sono giunte quattro ambulanze.

La manifestazione era cominciata alle 15 e nonostante una fitta pioggia diverse centinaia di lavoratori, senza casa, precari e studenti hanno protestato in occasione del vertice istituzionale convocato sul tema della crisi occupazionale. Al presidio, convocato sotto lo slogan ‘Roma si ribella alla crisi’, hanno partecipano gli attivisti dei movimenti per la casa, dei sindacati di base, alcune decine di immigrati che lavoravano a Rosarno e che in questi giorni si sono accampati all'ex Snia, lavoratori di aziende in crisi come l'Eutelia e l'Italtel, i ricercatori dell'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale). "Siamo qui per chiedere - spiega sempre Paolo Divetta - tre cose: un nuovo piano casa, come risposta indiretta alla crisi del reddito, un aumento dei fondi della legge regionale sul reddito minimo e una maggiore politica di accoglienza per gli immigrati. Abbiamo chiesto al prefetto di essere ricevuti al termine dell'incontro, stiamo aspettando una risposta".

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