lunedì 26 aprile 2010

25 aprile: Gli antifascisti sbarrano il passo all'ipocrisia nelle piazze a Roma e a Milano



da contropiano

Giornata contrassegnata dalle contestazioni quella di ieri: a Roma i manifestanti riuniti a Porta San Paolo, luogo storico della resistenza romana contro fascisti e nazisti, hanno bersagliato con limoni e oggetti vari la governatrice del Lazio Renata Polverini, accusata di essere contigua con gli ambienti neofascisti responsabili negli ultimi mesi di numerose aggressioni e violenze. La governatrice del Pdl e il presidente della Provincia di Roma, l’esponente del PD Nicola Zingaretti, non hanno neanche iniziato il loro intervento e hanno abbandonato la piazza. Contestato gruppo che faceva apologia del sionismo. I manifestanti, riuniti sotto il palco a Porta San Paolo in occasione della celebrazione della giornata di liberazione dal nazifascismo, hanno fischiato e contestato un gruppo di appartenenti all’Associazione Romana Amici d’Israele, che, accompagnati dalla deputata del PdL Fiamma Nirenstein, si erano avvicinati per distribuire un volantino in cui, a nome della Brigata Ebraica, rivendicavano il contributo del sionismo e rinnovavano la solidarietà a Israele. Gli antifascisti, convenuti per commemorare la lotta di liberazione dall’occupante nazifascista, hanno scandito slogans ricordando che Israele è lo stato che da oltre sessant’anni occupa i territori del popolo palestinese e lo sottopone a massacri, espulsioni e regime di apartheid. La Digos ha annunciato nel pomeriggio di ieri di aver identificato e denunciato due giovani dell'area dei centri sociali. Nella mattinata di ieri Polizia e Digos hanno bloccato e identificato, in viale 21 aprile, 17 persone mentre si apprestavano a iniziare l’attacchinaggio di circa 4000 manifesti inneggianti al fascismo e con l’effige di Benito Mussolini. Tra questi un trentenne esponente di Forza Nuova già denunciato in passato per aver partecipato ad aggressioni e pestaggi ai danni di giovani e studenti di sinistra.

Contestazioni anche a Milano nel pomeriggio contro la partecipazione al corteo del 25 aprile del sindaco Letizia Moratti e del presidente della provincia Podestà, bersagliati da slogan contro il fascismo. Anche in Piazza del Duomo la contestazione è continuata ed è salita di tono con alcuni centri sociali che hanno cercato di avvicinarsi al palco ufficiale con il loro camion da cui lanciavano slogan contro la partecipazione di esponenti della destra alle celebrazioni della liberazione. Contro le contestazioni il Pd si unisce al PDL nel chiedere mano ferma contro i responsabili: il partito di Bersani ha addirittura annunciato interrogazioni al ministro dell'Interno Roberto Maroni per aver permesso che i contestatori si avvicinassero al palco di piazza Duomo. Anche il segretario della Camera del lavoro della città lombarda, della Cgil, contesta quello che chiama il lassismo della polizia. Il centro sociale il Cantiere, messo sotto accusa per la contestazione di ieri a Milano, esprime 'rispetto' per l'associazione partigiani e per i reduci ma chiede spiegazioni all'Anpi per la presenza sul palco del 25 aprile di ''chi finanzia le iniziative dei nazifascisti oggi''. I militanti del centro sociale hanno spiegato di riferirsi in particolare alla settimana di eventi dell’estrema destra 'finanziata dagli enti locali milanesi'. 'Abbiamo sempre avuto e ribadiamo il nostro rispetto per quanto Anpi e reduci hanno subito durante il nazifascismo e per quanto hanno fatto per combatterlo - hanno detto al termine della manifestazione - ma vorremmo ci fosse rispetto anche per i giovani antifascisti milanesi''.

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