Molto partecipata la manifestazione antifascista organizzata a Castellamonte (TO) dal Comitato Antifascista "Aldo dice 26 X 1" contro la decisione di intitolare un ponte al fascista Almirante.
Comunicato Comitato Antifascista Aldo dice 26x1
Negli ultimi anni le forze della destra stanno cercando con ogni mezzo, di denigrare le idee e i protagonisti della Resistenza per rimettere in pista coloro che hanno precipitato l’Italia, prima nella dittatura e poi nella seconda guerra mondiale a fianco della Germania nazista. E’ una operazione che avanza silenziosa, da parte di coloro che da sempre sono nemici degli ideali di giustizia, di democrazia, di solidarietà sociale, dei diritti collettivi delle lavoratrici e dei lavoratori, di cui la Resistenza fu portatrice ed interprete.
La decisione della Giunta Comunale di intitolare un ponte ad Almirante rientra in questo disegno reazionario inaccettabile.
Giorgio Almirante, infatti, da responsabile della rivista “La difesa della razza” (1938 – 1943) che forniva legittimità al razzismo italiano è stato un repubblichino della primissima ora dell’Italia di Salò. Picchiatore e fucilatore, ordinò nel suo ruolo di Capo di Gabinetto del Ministero della Cultura Popolare, e firmo' il noto manifesto che prevedeva la fucilazione alla schiena degli “sbandati ed appartenenti a bande”:ossia i partigiani. Nel 1946 fu il fondatore del Movimento Sociale Italiano per poi assumerne la guida fino all’87. Ebbe un ruolo di primo piano nella strategia della tensione, nella strage di Peteano (1972), in cui furono trucidati 3 carabinieri per mano di terroristi iscritti al MSI è stato riconosciuto a carico di Giorgio Almirante il reato di favoreggiamento aggravato verso gli autori materiali della strage.
La scelta della giunta comunale costituisce quindi una vera e propria aggressione contro la citta' di Castellamonte, insignita della medaglia d'argento al valore militare, e di tutta l'area del Canavese, protagonista diretta di una intensa lotta partigiana fortemente sostenuta dalla sua popolazione.
Invitiamo tutti i sinceri democratici, gli amanti della pace e della libertà a mobilitarsi, manifestando la propria indignazione contro la delibera della giunta di Castellamonte guidata dal Sindaco Mascheroni.Chiediamo la revoca immediata della delibera con cui si intende intitolare il ponte sul Rio San Pietro ad uno dei principali nemici della Repubblica Italiana, nata dalla Resistenza e dalla lotta di liberazione.
Negli anni 70 Almirante tento’ di svolgere un comizio nella citta’ di Castellamonte,gli Antifascisti Canavesani insorsero e Almirante se ne ando’ dalla citta’ sommerso dai fischi. Ieri come oggi confermiamo la nostra volonta’ di combattere i fascisti, si presentino in camicia nera o doppio petto,ma anche quelli che cercano di trincerarsi dietro le liste civiche!
Comitato Antifascista Aldo dice 26x1
Comunicato Comitato Antifascista Aldo dice 26x1
Negli ultimi anni le forze della destra stanno cercando con ogni mezzo, di denigrare le idee e i protagonisti della Resistenza per rimettere in pista coloro che hanno precipitato l’Italia, prima nella dittatura e poi nella seconda guerra mondiale a fianco della Germania nazista. E’ una operazione che avanza silenziosa, da parte di coloro che da sempre sono nemici degli ideali di giustizia, di democrazia, di solidarietà sociale, dei diritti collettivi delle lavoratrici e dei lavoratori, di cui la Resistenza fu portatrice ed interprete.
La decisione della Giunta Comunale di intitolare un ponte ad Almirante rientra in questo disegno reazionario inaccettabile.
Giorgio Almirante, infatti, da responsabile della rivista “La difesa della razza” (1938 – 1943) che forniva legittimità al razzismo italiano è stato un repubblichino della primissima ora dell’Italia di Salò. Picchiatore e fucilatore, ordinò nel suo ruolo di Capo di Gabinetto del Ministero della Cultura Popolare, e firmo' il noto manifesto che prevedeva la fucilazione alla schiena degli “sbandati ed appartenenti a bande”:ossia i partigiani. Nel 1946 fu il fondatore del Movimento Sociale Italiano per poi assumerne la guida fino all’87. Ebbe un ruolo di primo piano nella strategia della tensione, nella strage di Peteano (1972), in cui furono trucidati 3 carabinieri per mano di terroristi iscritti al MSI è stato riconosciuto a carico di Giorgio Almirante il reato di favoreggiamento aggravato verso gli autori materiali della strage.
La scelta della giunta comunale costituisce quindi una vera e propria aggressione contro la citta' di Castellamonte, insignita della medaglia d'argento al valore militare, e di tutta l'area del Canavese, protagonista diretta di una intensa lotta partigiana fortemente sostenuta dalla sua popolazione.
Invitiamo tutti i sinceri democratici, gli amanti della pace e della libertà a mobilitarsi, manifestando la propria indignazione contro la delibera della giunta di Castellamonte guidata dal Sindaco Mascheroni.Chiediamo la revoca immediata della delibera con cui si intende intitolare il ponte sul Rio San Pietro ad uno dei principali nemici della Repubblica Italiana, nata dalla Resistenza e dalla lotta di liberazione.
Negli anni 70 Almirante tento’ di svolgere un comizio nella citta’ di Castellamonte,gli Antifascisti Canavesani insorsero e Almirante se ne ando’ dalla citta’ sommerso dai fischi. Ieri come oggi confermiamo la nostra volonta’ di combattere i fascisti, si presentino in camicia nera o doppio petto,ma anche quelli che cercano di trincerarsi dietro le liste civiche!
Comitato Antifascista Aldo dice 26x1
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