mercoledì 23 dicembre 2009

[Caserta 23/12/09]Continua l'occupazione del commissariato ai rifiuti da parte dei lavoratori Geo-Eco

Continua la lotta dei lavoratori Geo-Eco da tre mesi senza stipendio.
Nel video, una scena sulla prima note di occupazione del commisariato. All'occupazione, insieme ai lavboratori Geo Eco partecipano studenti e realtà di movimento solidali.


articolo sulla lotta Geo Eco da tuttiinpiazza.it

Occupata la sede del Commissariato Rifiuti
I lavoratori del consorzio di igiene urbana Geo-Eco, senza stipendio da tre mesi, tornano a presidiare il Commissariato di Governo in Corso Giannone

Occupata la sede del Commissariato Rifiuti

Caserta : Un Natale di lotta con tanto di Babbo Natale in passamontagna: è quello che si prospetta per i lavoratori della Geo-Eco, la società che gestisce i rifiuti in 26 Comuni compresi nell'area di Aversa, Capua e Santa Maria Capua Vetere.

Un po' di storia. Il consorzio, nato nel lontano 1995 come società a totale capitale pubblico, impiega circa 800 dipendenti e impianti, mezzi e attrezzature per un totale di oltre 4 milioni di euro: opera nella gestione dell'igiene urbana, nel trattamento dei rifiuti, nella raccolta differenziata e nelle bonifiche ambientali.
Grossi lavori e enormi guadagni: questo almeno fino allo scoppio dell'emergenza rifiuti, quando il consorzio si ritrova nell'occhio del ciclone, al centro di uno scandalo che rivela inquietanti retroscena sui legami tra istituzioni e camorra relativi al business dei rifiuti.

Al proposito Rc e Pdci sollevarono polemiche rispetto alle posizioni delle amministrazioni, accusate di badare poco alla grave crisi della GeoEco e troppo a mantenersi stretti le poltrone... ma la frittata era fatta e il Consorzio sprofondò in una crisi da cui non riuscì più ad emergere.

La mobilitazione. Il primo effetto della crisi fu il taglio degli stipendi: da tre mesi i lavoratori non percepiscono più il salario. Davanti all'inidfferenza dell'azienda, l'11 dicembre decisero perciò di montare un presidio di protesta sotto al King House, in pieno centro a Caserta: immediata la reazione delle forze dell'ordine, pronte a sedare gli animi a modo loro.

E così, mentre i manager rimanevano asserragliati dietro le loro scrivanie nel palazzo di Corso Giannone e la polizia caricava i lavoratori, due di loro minacciavano di buttarsi dal tetto del palazzo se le loro richieste non fossero state accolte ed altri venivano medicati per le ferite riportate durante gli scontri.

La ditta, davanti alle minacce e all'esasperarsi del conflitto, si dimostrò disposta ad intraprendere le trattative e gli operai ritornarono alle loro case; nei giorni scorsi però, il fallimento definitivo degli accordi� tra i dipendenti in rivolta e i manager della Geo-Eco ha portato i primi ad inscenare una nuova protesta: il 20 dicembre� hanno di nuovo montato il presidio sul Corso Giannone, creando notevoli disagi alla cittadinanza, tanto immersa negli ultimi acquisti natalizi da avere ben poco tempo per interessarsi alle crisi sociali e da liquidare la protesta con un laconico "ma proprio sotto Natale lo dovevano fare sto sciopero?".

I lavoratori sono rimasti per giorni a dormire sul posto e la Rete dal Basso, unione di collettivi e centri sociali della provincia ha sostenuto la rivolta con la propria solidarietà e con cibo, bevande e coperte.

Tra l'altro ieri la città è stata praticamente bloccata dalla protesta in strada del Consorzio, durata ben 10 ore e coincisa con quella degli ex dipendenti Ixfin, che hanno letteralmente paralizzato la circolazione nel capoluogo.

Finalmente ieri uno spiraglio di apertura: la Prefettura di Caserta, operando da intermediaria verso quella di Napoli, � riuscita ad indire l'apertura di un tavolo conciliativo, previsto per oggi proprio a Napoli. Ma il presidio rimane.

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